Tour d’Italie

La mia tournée, ovvero il tradizionale giro d’Italia che il compagno di viaggio ed io facciamo annualmente per salutare amici e parenti durante il nostro soggiorno, sta per concludersi. Ultima tappa la città eterna e la mia biondissima cugina, che è ancora in fase d’innamoramento per la città (mi pare che durerà un bel pezzo) e come sempre è indaffarata da amici e cose da fare.

Al momento siamo spiaggiate nel suo soggiorno, cercando di riprenderci dalla calura che si è abbattuta sul centro Italia (sono pronta per la conduzione del TG1).

Il tour è faticoso, e devo ammettere che due o tre settimane con valigia in mano da un posto all’altro, mangiando il mangiabile e facendo le corse verso il prossimo bucato, un po’ mi pesano.

Ma compenso la quasi totale mancanza di senso delle radici con una cura maniacale degli affetti, e quindi sono felicissima di aver visto, sia pure per una veloce cena, la mia amatissima omonima ed il suo consorte, conoscitore di sopraffino di Roma e, nella fattispecie, delle trattorie della Garbatella.

La prossima volta, promesso, avremo tempo per le nostre chiacchiere e l’immancabile giro per vetrine.

Lunedì sarò a Milano, dove, si spera, verremo provvisti di timbri sul passaporto consoni alla nostra nuova posizione. E poi qualche giorno  a Torino per finire, prima del ritorno in Canada.

Ho cose da raccontare, di questi viaggi, e dei libri che ho letto, e della drammatica condizione dei quotidiani italiani, e altro, ma pochi computer a disposizione. Verrà, speriamo, il tempo anche per quello.

Domani, se la canicola continua, un tuffo in mare non ce lo leva nessuno.

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