Sullo stato dell’ informazione (ah!)

Consumo molti media. Leggo giornali, ascolto la radio (per lo piu’ in podcast), guardo poca tv di informazione perché mi irrita la modalità, ma abbiamo i maggiori servizi di streaming e li utlizziamo abbastanza. Ovviamente ci sono i social media, che uso anche troppo. Inutile dire che leggo tanti libri, e molti sono non fiction.

Quindi quando ieri ho aperto il computer e ho visto la grande agitazione in Italia per la grave censura che il Principe Azzurro stava subendo, sono rimasta un momento perplessa. Da dove viene tutta questa cagnara? Come me la sono persa?

Naturalmente non entro nemmeno nel merito se il bacio a Biancaneve sia o meno un abuso. Da un lato, parliamo di personaggi inventati (shocking, I know), dall’altro, decenni di femminismo hanno analizzato il problema in maniera decisamente piu approfondita e costruttiva.

Quello che mi ha lasciata perplessa è stato vedere quanta gente si è agitata per una notizia inesistente.

Qualcuno, messo di fronte al fatto che era una semi bufala mi ha detto: non ho mica il tempo di cercare le fonti, io. (Sottointeso: non come te che non hai un cazzo da fare tutto il giorno). Al che ovviamente ho ingoiato la mia risposta, che allora forse non avrebbe avuto il tempo di stare su FB in orario di lavoro.

In generale, anche amici di cui ho stima, mi hanno risposto uscendo dal merito. Io: questa notizia è falsa. Loro: ma la cancel culture.

Non volevo parlare di Cancel Culture, volevo parlare del fatto che i media italiani riportano come notizie interessanti e rilevanti commenti a caso di magazine americane a tiratura di quartiere. Che invece di cercare le notizie, approfondirle, spiegarle, renderle accessibili, fanno l’equivalente del retweet a livello internazionale, e neanche scelgono tweet interessanti.

Ma niente, non c’e’ stato modo di affrontare questo argomento perché la nostra preoccupazione per la libertà di espressione del Principe Azzurro, seguita a ruota da quella per la salute economica di una multinazionale, ci ha occupato tutti i neuroni, e via, prossima notizia, grazie.

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