La targa

di Andrea Camilleri

Questo è un librino snello, un Camilleri “non Montalbano” ma sempre vigatese, una storia di politica nel ventennio, di donne forse vedove nere, di gelosie e ripicche in un paese, con i soliti borghesi del circolo che si sputano addosso calunnie e giocano a carte, insomma, a parte il garbo della scruttura, niente di nuovo sul fronte del nostro scrittore molto amato, ma forse un pò stanco, o solo troppo sfruttato. Segue una strana lettera a Camilleri, che pare scritta dall’autore stesso ma invece è di un’altra scrittrice siciliana, incaricata dall’editore di scrivere una postfazione e che si dilunga invece in una strana elegia dell’autore. Mah.

Feed Reader senza data di scadenza cercasi!

Dunque mi aspettano 3 lunghe settimane senza Feed Reader. Nella casa molto bucolica e molto toscana di mio padre, non arriva l’ADSL. E comunque, non e’ delicato passare ore davanti al computer quando si va in visita. E comunque, quando sono in vacanza non ho nessuna voglia di fissare uno schermo.

Ma cosi’ facendo, quest’estate mi sono persa un bel po’ di post, perche’ Googlereader, come ben saprete, conserva gli articoli fino ad un mese, poi bum, scompaiono.

Non e’ carino. Io al contrario della maggior parte della gente adoro aver un numero assurdo di post da leggere. Anche se ci impiego un mese a riprenderli tutti.

Cosi’, anche se staro’ via meno del fatidico mese, ho deciso di fare un esperimento, e ho esportato tutto il baraccone sul nuovo Bloglines.

Bloglines e’ stato il mio primo feed reader, una specie di epifania, all’epoca. Poi passai a Google perche’ si, e mi piacciono i giocattoli nuovi e cosi’ via. Mi trovo bene, a parte la questione dei post con la data di scadenza.

Ma il nuovo Bloglines e’ carino, ha una bella feature che consente di personalizzare la pagina di ingresso, con i feed che di solito si leggono per primi al mattino (e chi non li ha? ma questo puo’ essere argomento per un altro post). Cosi’, perche’ no? per un po’ giochero’ con quello. E poi vi faro’ sapere.

Ah, che soddisfazione: erano secoli che non scrivevo sui giocattoli perditempo internettiani!